Il concetto di amore è cambiato durante i secoli. Un ruolo fondamentale è stato giocato dalla società e dai cambiamenti importanti che si sono susseguiti. Se un secolo fa un uomo ricopriva il ruolo di capo famiglia e soddisfaceva i bisogni di sua moglie della sua famiglia attraverso il lavoro, le cose oggi sono molto diverse.
Capita spesso di assistere a dialoghi del tipo: è un bravo ragazzo, un gran lavoratore che si dedica costantemente alla sua famiglia. E questo non è tratto da un dialogo del 1950 ma dal 2021. Questa mentalità “strumentale” permane ancora in molte persone e minimizza il ruolo dell’uomo come semplice lavoratore.
Per questo motivo, non a caso ho definito questa mentalità come “strumentale”. Un uomo non è solo una fonte di guadagno, un mezzo attraverso il quale una donna e dei bambini possono vivere. Un uomo è molto di più. È amore, comprensione, apprezzamento, gioia e anche dolore.
Che impatti ha avuto il nuovo ruolo della donna nel mondo maschile?
Se prima un uomo riusciva, o magari sperava, di dimostrare l’amore per la sua famiglia attraverso il duro lavoro, ora che anche la donna lavora, il quadro si complica. Se negli anni la donna ha imparato ad esprimere i suoi desideri, il suo amore e la sua disponibilità attraverso le parole dell’anima e non solo con quelle della cucina e della pulizia, per l’uomo tutto questo rappresenta una super novità.
Non a caso, quando ci sono crisi di coppia, spesso lui non capisce lei. Ma non la capisce non per mancanza di volontà o disinteresse ma perché non rientra, nella mentalità di un uomo, comprendere quel linguaggio emotivo profondo che fa da base all’amore.
L’amore non è dimostrabile con oggetti di valore, con uno stipendio portato a casa o con uno stile di vita dignitoso. Le donne di oggi vogliono di più. O meglio, direi che le donne di oggi vogliono i sentimenti.
Molti magari saranno scettici, ma è così. Dato che la donna si è cimentata nel mondo del lavoro e di responsabilità, un tempo, tutte maschili, anche l’amore cambia. Cambia infatti la dimostrazione dell’amore. Basta cose materiali, sediamoci insieme sul divano e parliamo di noi. Sei felice? Com’è andato al lavoro? Di cosa hai bisogno per sentirti felice con me? Ti ho mancato di rispetto?
Queste sono solo alcune delle domande che una coppia dovrebbe porsi qualora fosse necessario.
È troppo facile commentare una crisi di coppia dicendo: non ti riconosco più
Il momento di una crisi di coppia è sempre doloroso ma spesso i segnali ci sono e vengono dati in anticipo. Infatti proprio quando viene a mancare quella dimostrazione d’amore fatta di attenzioni, apprezzamenti e comprensione, quando scoppia una crisi, l’effetto sorpresa è quasi garantito.
Naturalmente accade anche che chi prende una decisione drastica, in una coppia, appaia come il fautore di mille disgrazie ma chi invece ha incassato il duro colpo, quanto è disposto a mettersi in gioco? Quanto è disposto a ripensare alla loro storia e a trovare momenti in cui, magari, non ha dimostrato nulla e la sua metà chiedeva invece attenzioni, apprezzamenti e altro?
Purtroppo mettersi in discussione non è da tutti e il nuovo ruolo assunto dal mondo maschile sta rendendo la cosa più difficile. Data la novità del ruolo del “maschio” nella coppia, credo che bisognerebbe avere pazienza. È tutto nuovo e non è facile accantonare un retaggio che è durato millenni e che durerà ancora tanto, soprattutto nelle zone più rurali del Paese.
Ad ogni modo, per una relazione sana e vivibile, bisogna confrontarsi continuamente e dimostrare l’amore, sotto ogni forma possibile e immaginabile.
In bocca al lupo!