Come già sapete se avete guardato i contenuti precedenti, il modo di fare famiglia è cambiato: le famiglie non sono più autoritarie e ferme ma molto più elastiche e affettive.
Non ci sono più padri padroni a cui obbedire o madri di cui avere paura: oggi i genitori sono amici e complici che aiutano i bambini a sentire forte le proprie emozioni e ad esprimerle in qualsiasi circostanza: ricordate il timore reverenziale che avevate nei confronti degli adulti quando eravate bambini?
Sembrava che mamma e papà fossero invincibili e l’unica cosa da fare era obbedire. Anche stare a tavola con loro era un rito fatto di regole da seguire:
Stai composto a tavola
Sii educato e non interrompere gli adulti mentre parlano
Non giocare con il cibo
Vi ricordate come era difficile tutto questo? Beh, i bambini di oggi hanno vita molto più facile: quando sono in contesti pieni di adulti sono spronati a parlare ed anche ad interrompere le conversazioni.
Adolescenti e bambini di oggi: no alle punizioni
In caso di piccole marachelle, i genitori moderni non urlano e non sgridano, ma interrompendo il piccolo e cercando di spiegargli il motivo per cui non dovrebbero tenere un certo comportamento. Oggi non esistono più le ramanzine e le punizioni. Oggi si discute con i bambini per fargli comprendere il peso specifico dei loro errori, proprio come fossero degli adulti.
Questa responsabilizzazione dei piccoli, la tendenza a renderli adulti troppo presto, trattandoli come tali, può avere delle conseguenze sulla loro crescita.
Un bimbo che non ha vissuto proprio da bimbo ma da bimbo grande diventerà un adolescente diverso dai suoi coetanei, adesso vi spiego perché:
La nuova famiglia educativa ha insegnato ai suoi componenti a dare valore ai sentimenti e alle sensazioni: gli adulti di domani sono personcine a modo che sanno coltivare relazioni, che spesso mettono l’altro al primo posto e che sanno coltivare l’empatia.
Adolescenti di oggi: chi sono
Ecco perché anche il giudizio sugli adolescenti di oggi è destinato a cambiare. Giornali e tv non fanno altro che dipingere gli adolescenti come anaffettivi, dipendenti dai social e pieni di risentimento e rivalità con i coetanei. Sono la generazione del cyber bullismo, dei ricatti con video intimi, dei disturbi alimentari.
Ma vi assicuro che dietro questo giudizio per niente lusinghiero e piuttosto superficiale, si nasconde molto di più: i nostri giovani hanno una sensibilità fuori dal comune, venuta fuori proprio grazie ai nuovi metodi educativi messi in atto fin dall’infanzia.
Essere troppo sensibili, allenati ai sentimenti e all’empatia, può essere un vantaggio ma anche una maledizione. L’adolescenza, che prima era un modo per emanciparsi dal controllo dei propri genitori, oggi è scioccante e ancora più destabilizzante. I ragazzi di oggi sono cosi emotivamente prossimi ai loro genitori da sentire come proprio il loro dolore e farsi carico dei loro problemi.
Anche se per le nuove generazioni il contatto fisico con mamma e papà si è ridotto di un bel po’, data la minore presenza nelle loro giornate quando sono bambini, non è mancata la possibilità di creare un solido legame emotivo.
L’empatia provata verso i propri genitori è fortissima ed è per questo che, quando deludono le aspettative di mamma e papà, i ragazzi si sentono cosi male.
Questa ipersensibilità porta però un vantaggio: la maturità delle nuove generazioni li spinge a sapere quando chiedere aiuto. Se stanno male, i giovani superano la vergogna e chiedono aiuto ad un terapeuta. Se serve, con la complicità di mamma e papà. E questo, è un grande passo avanti.
Alla prossima!