Come aiutare tuo figlio a superare l’ansia da rientro a scuola

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

L’ansia da rientro a scuola è un fenomeno che colpisce bambini e adolescenti di tutte le età. Per alcuni studenti, il passaggio dalle vacanze estive ai rigori di un nuovo anno scolastico può essere davvero scoraggiante. Per altri, invece, qualsiasi cambiamento nella routine può scatenare sentimenti di ansia. In questo post esploreremo le cause e le conseguenze dell’ansia da rientro a scuola, nonché i modi per aiutare tuo figlio/a a superarla.

Quali sono le cause dell’ansia da rientro a scuola?

La maggior parte dei bambini attende il nuovo anno scolastico con entusiasmo e trepidazione. Tuttavia, per alcuni, l’inizio dell’anno scolastico può essere un momento di ansia e apprensione. L’inizio dell’asilo o il trasferimento in una nuova scuola possono essere cambiamenti importanti che provocano notevole incertezza.

Alcuni bambini possono preoccuparsi del loro rendimento scolastico o se riusciranno ad essere accettati socialmente dai loro coetanei. Altri ancora possono aver vissuto un evento traumatico durante l’estate che ha causato la perdita dell’armonia familiare (separazione, scoperta di una grave malattia di uno dei genitori o peggio ancora la morte, ecc…) che può rendere particolarmente difficile il ritorno a scuola.

Come si manifesta l’ansia da rientro a scuola?

Nei bambini e negli adolescenti l’ansia può manifestarsi in vari modi, i sintomi più comuni sono:

  • Irritabilità;
  • Difficoltà a dormire o incubi notturni;
  • Perdita di appetito o sovralimentazione;
  • Disturbi fisici come mal di testa o mal di stomaco;
  • Rifiuto della scuola.

Non è raro incontrare ragazzi che sono letteralmente terrorizzati nell’andare a scuola e fanno di tutto pur di “convincere” i genitori a lasciarli a casa. Questo meccanismo se protratto nel tempo crea una vera e propria fuga dalla scuola per lunghi periodi, con ovvie ripercussioni sul rendimento scolastico e sullo sviluppo sociale del bambino/adolescente.

Queste conseguenze rendono ancora più difficile un futuro reinserimento. L’idea di dover entrare in una classe dove tutti chiederanno i motivi di questa “latitanza”, l’idea di non poter (a breve termine) avere lo stesso passo degli altri, li porta a sentirsi ancora più esclusi, questo comporta un peggioramento della sintomatologia ed una minore presenza in classe.

 

L’ansia da rientro a scuola è spesso un precursore di altri disturbi d’ansia, come il disturbo d’ansia sociale o il disturbo d’ansia generalizzato.

 
Cosa fare? Ecco 9 semplici strategie

Ci sono diverse cose che puoi fare per aiutare tuo figlio a superare l’ansia da rientro a scuola. Ho elencato una serie di strategie che potrebbero aiutarti a gestire al meglio questa situazione:

  • Parla con tuo figlio, fatti raccontare le sue ansie e le sue preoccupazioni (non svalutarle se ti sembrano banali!). Questo lo aiuterà a sentirsi ascoltato e compreso.
  • Fornisci rassicurazioni e sostegno. Aiutalo a sviluppare una visione positiva del prossimo anno scolastico, fate insieme una lista di tutte le cose che non vede l’ora di fare.
  • Fallo incontrare in anticipo con i compagni di classe, riprendere i contatti prima dell’inizio della scuola permette un minor disagio.
  • Se puoi, fagli visitate la scuola prima dell’inizio delle lezioni.
  • Mettiti in contatto con altri genitori che hanno figli affetti da ansia scolastica. Il confronto tra pari (sia per te che per tuo figlio) è molto utile, ti permetterà di ricevere supporto e magari imparerai nuove strategie.
  • Parla con gli insegnanti. Potrebbero essere in grado di fornire ulteriore supporto o risorse.
  • Poniti delle aspettative realistiche. È importante ricordare a tuo figlio che tutti commettono errori e che va bene essere imperfetti.
  • Non mettergli pressioni, il tuo valore come genitore non deriva dalle sue performance e lui non ha bisogno di ulteriore stress.
  • L’esercizio fisico è utilissimo per aumentare il benessere di tuo figlio e dare la giusta carica per affrontare le sfide che avrà davanti.

Se da un lato è importante incoraggiare il bambino a fare del suo meglio, dall’altro è importante non mettergli troppa pressione. Questo può generare ancora più ansia e farli sentire sopraffatti.

Cerca invece di fornire sostegno e comprensione. Aiutalo a identificare le sue preoccupazioni e a trovare il modo per affrontarle. Fagli sapere che sei a disposizione e che può sempre rivolgersi a te per qualsiasi preoccupazione.

Adottando questi accorgimenti, potrai dare un grande aiuto a tuo figlio.

Se dopo aver applicato queste strategie, tuo figlio/a fatica ad andare o a rimanere a scuola, ti consiglio di contattare uno psicoterapeuta esperto in psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT).

Quest’ultimo gli insegnerà come sfidare quei pensieri negativi che mantengono il disturbo d’ansia e allo stesso tempo insegnerà a tuo figlio/a delle strategie per rilassare il suo corpo, questo consentirà una migliore gestione dell’ansia ed un rapido ritorno a scuola.

In bocca al lupo, alla prossima!

 

Come aiutare tuo figlio a superare l’ansia da rientro a scuola

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

L’ansia da rientro a scuola è un fenomeno che colpisce bambini e adolescenti di tutte le età. Per alcuni studenti, il passaggio dalle vacanze estive ai rigori di un nuovo anno scolastico può essere davvero scoraggiante. Per altri, invece, qualsiasi cambiamento nella routine può scatenare sentimenti di ansia. In questo post esploreremo le cause e le conseguenze dell’ansia da rientro a scuola, nonché i modi per aiutare tuo figlio/a a superarla.

Quali sono le cause dell’ansia da rientro a scuola?

La maggior parte dei bambini attende il nuovo anno scolastico con entusiasmo e trepidazione. Tuttavia, per alcuni, l’inizio dell’anno scolastico può essere un momento di ansia e apprensione. L’inizio dell’asilo o il trasferimento in una nuova scuola possono essere cambiamenti importanti che provocano notevole incertezza.

Alcuni bambini possono preoccuparsi del loro rendimento scolastico o se riusciranno ad essere accettati socialmente dai loro coetanei. Altri ancora possono aver vissuto un evento traumatico durante l’estate che ha causato la perdita dell’armonia familiare (separazione, scoperta di una grave malattia di uno dei genitori o peggio ancora la morte, ecc…) che può rendere particolarmente difficile il ritorno a scuola.

Come si manifesta l’ansia da rientro a scuola?

Nei bambini e negli adolescenti l’ansia può manifestarsi in vari modi, i sintomi più comuni sono:

  • Irritabilità;
  • Difficoltà a dormire o incubi notturni;
  • Perdita di appetito o sovralimentazione;
  • Disturbi fisici come mal di testa o mal di stomaco;
  • Rifiuto della scuola.

Non è raro incontrare ragazzi che sono letteralmente terrorizzati nell’andare a scuola e fanno di tutto pur di “convincere” i genitori a lasciarli a casa. Questo meccanismo se protratto nel tempo crea una vera e propria fuga dalla scuola per lunghi periodi, con ovvie ripercussioni sul rendimento scolastico e sullo sviluppo sociale del bambino/adolescente.

Queste conseguenze rendono ancora più difficile un futuro reinserimento. L’idea di dover entrare in una classe dove tutti chiederanno i motivi di questa “latitanza”, l’idea di non poter (a breve termine) avere lo stesso passo degli altri, li porta a sentirsi ancora più esclusi, questo comporta un peggioramento della sintomatologia ed una minore presenza in classe.

 

L’ansia da rientro a scuola è spesso un precursore di altri disturbi d’ansia, come il disturbo d’ansia sociale o il disturbo d’ansia generalizzato.

 
Cosa fare? Ecco 9 semplici strategie

Ci sono diverse cose che puoi fare per aiutare tuo figlio a superare l’ansia da rientro a scuola. Ho elencato una serie di strategie che potrebbero aiutarti a gestire al meglio questa situazione:

  • Parla con tuo figlio, fatti raccontare le sue ansie e le sue preoccupazioni (non svalutarle se ti sembrano banali!). Questo lo aiuterà a sentirsi ascoltato e compreso.
  • Fornisci rassicurazioni e sostegno. Aiutalo a sviluppare una visione positiva del prossimo anno scolastico, fate insieme una lista di tutte le cose che non vede l’ora di fare.
  • Fallo incontrare in anticipo con i compagni di classe, riprendere i contatti prima dell’inizio della scuola permette un minor disagio.
  • Se puoi, fagli visitate la scuola prima dell’inizio delle lezioni.
  • Mettiti in contatto con altri genitori che hanno figli affetti da ansia scolastica. Il confronto tra pari (sia per te che per tuo figlio) è molto utile, ti permetterà di ricevere supporto e magari imparerai nuove strategie.
  • Parla con gli insegnanti. Potrebbero essere in grado di fornire ulteriore supporto o risorse.
  • Poniti delle aspettative realistiche. È importante ricordare a tuo figlio che tutti commettono errori e che va bene essere imperfetti.
  • Non mettergli pressioni, il tuo valore come genitore non deriva dalle sue performance e lui non ha bisogno di ulteriore stress.
  • L’esercizio fisico è utilissimo per aumentare il benessere di tuo figlio e dare la giusta carica per affrontare le sfide che avrà davanti.

Se da un lato è importante incoraggiare il bambino a fare del suo meglio, dall’altro è importante non mettergli troppa pressione. Questo può generare ancora più ansia e farli sentire sopraffatti.

Cerca invece di fornire sostegno e comprensione. Aiutalo a identificare le sue preoccupazioni e a trovare il modo per affrontarle. Fagli sapere che sei a disposizione e che può sempre rivolgersi a te per qualsiasi preoccupazione.

Adottando questi accorgimenti, potrai dare un grande aiuto a tuo figlio.

Se dopo aver applicato queste strategie, tuo figlio/a fatica ad andare o a rimanere a scuola, ti consiglio di contattare uno psicoterapeuta esperto in psicoterapia cognitivo comportamentale (CBT).

Quest’ultimo gli insegnerà come sfidare quei pensieri negativi che mantengono il disturbo d’ansia e allo stesso tempo insegnerà a tuo figlio/a delle strategie per rilassare il suo corpo, questo consentirà una migliore gestione dell’ansia ed un rapido ritorno a scuola.

In bocca al lupo, alla prossima!

 

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