Bimbi e capricci: come ritrovare la calma

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Ah, che belli i bambini: sempre dolci, sempre teneri, sempre affettuosi. Chi non ne ha, li vede come piccoli esseri angelici tutti baci e coccole. Ma è davvero cosi? I genitori che stanno leggendo questo articolo sicuramente sono scoppiati a ridere. Perché è vero, i bambini sono il dono più grande che possa esserci, per una coppia che vuole avere una famiglia. Più spesso, e soprattutto in determinate fasce di età, i bambini possono diventare difficili da gestire. Non è un caso se i due anni vengono chiamati addirittura i terribili

Questa età è la più difficile per tanti motivi: il bambino comincia, di fatto, a separarsi dalla simbiosi con la madre, inizia ad esplorare il mondo intorno, ha fame di vedere, toccare, conoscere.

Bimbi e capricci: le regole servono a crescere

Ed è proprio per questo che i bimbi hanno bisogno di regole: i loro tempi vanno scanditi in modo preciso, per far capire loro che non si può sempre giocare. Quindi, prima si fa la pappa, poi il bagnetto, poi si gioca. E se i bimbi si ribellano alle regole?

Purtroppo, succede molto spesso. Se fino a poco tempo prima i vostri bimbi si sentivano liberi, accettare di seguire delle regole sarà per loro molto difficile. Aspettatevi l’inizio di una guerra molto lunga e difficile da combattere: quella contro i capricci.

Capricci: come si manifestano

I capricci sono l’unico modo che hanno i bambini di attirare l’attenzione dei genitori, costringendoli a fare quello che vogliono. Solitamente, i meccanismi messi in campo dai più piccoli per vincere la guerra contro mamma e papà sono:

  • Ribellarsi a spazi e tempi imposti: se mamma e papà dicono che si devono fare la nanna loro proprio non hanno sonno, e anzi hanno un’improvvisa voglia di giocare (anche se in realtà stanno crollando).

  • Essere egocentrici e mettere in scena una vera e propria crisi se non fate quello che dicono: se non hanno l’attenzione di mamma e papà diventano piccoli diavoli posseduti: urlano, strepitano, scalciano, si buttano per terra, mordono o addirittura si provocano i conati di vomito. Insomma, improvvisamente sembra di essere sul set dell’esorcista.

Tornando seri, questi atteggiamenti possono essere piuttosto pericolosi, oltre che snervanti per il genitore. Durante una delle sue crisi il bambino potrebbe farsi seriamente male.

Solitamente i genitori, stanchi e stremati da una routine pesante e non facilmente gestibile, tendono a cedere al primo segno di capriccio e ad accontentare ogni richiesta, anche a scapito della propria tranquillità.

Ebbene, cari genitori, forse lo sapete già: sbagliate di grosso. Reagire in questo modo vorrebbe dire dare al vostro bambino la possibilità di controllarvi, di tenervi sotto le proprie grinfie: se capriccio equivale a vittoria, il capriccio diventa sempre più frequente.

Bimbi e capricci: come combatterli

Allora, qual è la soluzione per sedare i capricci dei vostri bimbi? Semplice: il trucco più grande è restare indifferenti. Se attiverete questo meccanismo il bimbo rimarrà stupito e capirà che il suo trucchetto non funziona. Mostratevi calmi e pacati, parlate loro con tono quasi indifferente, dite frasi come: quando avrai finito di fare i capricci, potremmo giocare insieme.

In questo modo, il bambino continuerà ancora per un po’ (giusto il tempo di sedare la sua rabbia) e una volta che avrà capito che per avere di nuovo le vostre attenzioni dovrà calmarsi, lo farà.

Se i suoi capricci sono plateali ed esagerati, la tecnica giusta per sedarli è spostare la vostra attenzione su altre persone, ferendo cosi il suo smisurato ego.

Lo sappiamo, non poter abbracciare i vostri bimbi mentre piangono disperati sarà dura, ma è per il vostro e per il loro bene.

Alla prossima!

Autore

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

Biografia

Bimbi e capricci: come ritrovare la calma

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta

Ah, che belli i bambini: sempre dolci, sempre teneri, sempre affettuosi. Chi non ne ha, li vede come piccoli esseri angelici tutti baci e coccole. Ma è davvero cosi? I genitori che stanno leggendo questo articolo sicuramente sono scoppiati a ridere. Perché è vero, i bambini sono il dono più grande che possa esserci, per una coppia che vuole avere una famiglia. Più spesso, e soprattutto in determinate fasce di età, i bambini possono diventare difficili da gestire. Non è un caso se i due anni vengono chiamati addirittura i terribili

Questa età è la più difficile per tanti motivi: il bambino comincia, di fatto, a separarsi dalla simbiosi con la madre, inizia ad esplorare il mondo intorno, ha fame di vedere, toccare, conoscere.

Bimbi e capricci: le regole servono a crescere

Ed è proprio per questo che i bimbi hanno bisogno di regole: i loro tempi vanno scanditi in modo preciso, per far capire loro che non si può sempre giocare. Quindi, prima si fa la pappa, poi il bagnetto, poi si gioca. E se i bimbi si ribellano alle regole?

Purtroppo, succede molto spesso. Se fino a poco tempo prima i vostri bimbi si sentivano liberi, accettare di seguire delle regole sarà per loro molto difficile. Aspettatevi l’inizio di una guerra molto lunga e difficile da combattere: quella contro i capricci.

Capricci: come si manifestano

I capricci sono l’unico modo che hanno i bambini di attirare l’attenzione dei genitori, costringendoli a fare quello che vogliono. Solitamente, i meccanismi messi in campo dai più piccoli per vincere la guerra contro mamma e papà sono:

  • Ribellarsi a spazi e tempi imposti: se mamma e papà dicono che si devono fare la nanna loro proprio non hanno sonno, e anzi hanno un’improvvisa voglia di giocare (anche se in realtà stanno crollando).

  • Essere egocentrici e mettere in scena una vera e propria crisi se non fate quello che dicono: se non hanno l’attenzione di mamma e papà diventano piccoli diavoli posseduti: urlano, strepitano, scalciano, si buttano per terra, mordono o addirittura si provocano i conati di vomito. Insomma, improvvisamente sembra di essere sul set dell’esorcista.

Tornando seri, questi atteggiamenti possono essere piuttosto pericolosi, oltre che snervanti per il genitore. Durante una delle sue crisi il bambino potrebbe farsi seriamente male.

Solitamente i genitori, stanchi e stremati da una routine pesante e non facilmente gestibile, tendono a cedere al primo segno di capriccio e ad accontentare ogni richiesta, anche a scapito della propria tranquillità.

Ebbene, cari genitori, forse lo sapete già: sbagliate di grosso. Reagire in questo modo vorrebbe dire dare al vostro bambino la possibilità di controllarvi, di tenervi sotto le proprie grinfie: se capriccio equivale a vittoria, il capriccio diventa sempre più frequente.

Bimbi e capricci: come combatterli

Allora, qual è la soluzione per sedare i capricci dei vostri bimbi? Semplice: il trucco più grande è restare indifferenti. Se attiverete questo meccanismo il bimbo rimarrà stupito e capirà che il suo trucchetto non funziona. Mostratevi calmi e pacati, parlate loro con tono quasi indifferente, dite frasi come: quando avrai finito di fare i capricci, potremmo giocare insieme.

In questo modo, il bambino continuerà ancora per un po’ (giusto il tempo di sedare la sua rabbia) e una volta che avrà capito che per avere di nuovo le vostre attenzioni dovrà calmarsi, lo farà.

Se i suoi capricci sono plateali ed esagerati, la tecnica giusta per sedarli è spostare la vostra attenzione su altre persone, ferendo cosi il suo smisurato ego.

Lo sappiamo, non poter abbracciare i vostri bimbi mentre piangono disperati sarà dura, ma è per il vostro e per il loro bene.

Alla prossima!

Autore

Francesco Ferranti

Francesco Ferranti

Psicologo - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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